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1.
FORMULARE UNA MAPPA MENTALE

Obiettivo

Chiarire i diversi orizzonti del tema scelto, facendo emergere le conoscenze già disponibili e quelle da approfondire.

Come fare

  • procedere per associazioni libere di concetti, senza vincoli iniziali;

  • individuare idee-chiave e argomenti rilevanti per il tema;

  • raccogliere connessioni che emergono spontaneamente;

  • integrare i nodi conoscitivi del Parco delle Gole della Breggia emersi dal vademecum e dalle due escursioni previste, valorizzando il legame tra narrazioni formali (scientifiche, storiche, istituzionali) e non formali (esperienze, percezioni, voci umane e non umane del Parco).

Perchè

Più conoscenze si possiedono su un tema, maggiore è la capacità di costruire relazioni significative tra gli elementi. La mappa mentale diventa così il primo passo per intrecciare il sapere docente con quello del contesto e degli allievi, ponendo le basi per una successiva mappa sistemica

2.
CONSIDERARE IDEE E CONCEZIONI DEGLI ALLIEVI

Obiettivo

Far emergere le concezioni, le curiosità e gli interessi degli allievi sul tema scelto, creando un legame diretto con il Parco delle Gole della Breggia e coinvolgendoli fin dall’inizio come protagonisti attivi del percorso.

Come fare

  • avviare una discussione guidata in classe per raccogliere ciò che gli allievi sanno, pensano o immaginano;

  • valorizzare idee spontanee, intuizioni e spunti, senza classificarli come giusti o sbagliati;

  • integrare nella progettazione anche le occasioni fortuite che possono emergere (una piena del fiume, la scoperta di un fossile, l’incontro con un animale o un suono inatteso);

  • mappare i talenti e le fragilità dei bambini/e: riconoscere attitudini, interessi specifici, difficoltà o timori e cercare una integrazione.

Perchè

Partire dalle rappresentazioni e dalle risorse personali degli allievi rende la progettazione più significativa. Talenti e fragilità diventano parte integrante del percorso, trasformando l’occasione didattica in una risorsa che arricchisce la definizione del tema e la costruzione condivisa della conoscenza.

3.
IDENTIFICARE UN CONTESTO D'ESPERIENZA

Obiettivo

Scegliere il punto di vista con cui affrontare il tema emerso dalla mappa mentale e dagli interessi della classe, collocandolo all’interno dei 7 contesti di esperienza di Studio d’ambiente (es. spazi, spostamenti e attraversamenti).

Come fare

  • partire dalle idee raccolte nella mappa mentale e dagli spunti degli allievi;

  • definire insieme il contesto che meglio valorizza il tema scelto;

  • collegare il contesto con le caratteristiche specifiche del Parco delle Gole della Breggia.

Perchè

Identificare un contesto d’esperienza consente di focalizzare l’attenzione, dare coerenza al percorso e offrire agli allievi una chiave di lettura condivisa, che trasforma un tema generale in un’occasione concreta di esplorazione e scoperta.

4.
TRASFORMARE LA MAPPA MENTALE IN UNA MAPPA SISTEMICA

Obiettivo

Scegliere il punto di vista con cui affrontare il tema emerso dalla mappa mentale e dagli interessi della classe, collocandolo all’interno dei 7 contesti di esperienza di Studio d’ambiente (es. spazi, spostamenti e attraversamenti).

Come fare

  • partire dalle idee raccolte nella mappa mentale e dagli spunti degli allievi;

  • definire insieme il contesto che meglio valorizza il tema scelto;

  • collegare il contesto con le caratteristiche specifiche del Parco delle Gole della Breggia.

Perchè

Identificare un contesto d’esperienza consente di focalizzare l’attenzione, dare coerenza al percorso e offrire agli allievi una chiave di lettura condivisa, che trasforma un tema generale in un’occasione concreta di esplorazione e scoperta.

5.
DEFINIRE I TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Obiettivo

Chiarire quali traguardi di competenze si intende raggiungere grazie all’esplorazione del Parco delle Gole della Breggia.

Come fare

  • partire dalle mappe progettuali relative al contesto d’esperienza scelto;

  • individuare i concetti chiave da approfondire (es. biodiversità, trasformazione, equilibrio);

  • definire le abilità e disposizioni da esercitare (osservare, descrivere, porre domande, fare ipotesi, collaborare);

  • adattare i traguardi ai diversi livelli scolastici, differenziandoli in base al ciclo e alle competenze già acquisite dagli allievi.

Perchè

Definire con chiarezza i traguardi di competenza permette di dare coerenza al percorso e di orientare le attività in modo mirato. Gli obiettivi diventano così punti di riferimento condivisi, utili a valorizzare i progressi degli allievi e a documentare l’evoluzione delle competenze sviluppate durante l’esperienza.

6.
IDENTIFICARE OCCASIONI PER SVILUPPARE IL PROCESSO ESPLORARE

Obiettivo

Favorire lo sviluppo delle competenze metodologiche legate all’esplorazione, processo centrale nello Studio d’ambiente e nucleo del percorso Scuola Scoperta.

Come fare

  • immaginare situazioni in cui gli allievi possano condurre indagini e ricerche dirette, osservando e interrogando il contesto del Parco delle Gole della Breggia;

  • proporre attività che stimolino la curiosità e la scoperta attiva, come esplorazioni sensoriali, raccolta di dati, osservazioni naturalistiche e confronti tra elementi diversi;

  • favorire la connessione tra ciò che si vede, si sente e si sperimenta e le domande di ricerca che nascono spontaneamente;

  • incoraggiare il lavoro collaborativo, in cui ciascuno contribuisce con le proprie osservazioni e interpretazioni.

Perchè

L’esplorazione permette di trasformare il Parco in un laboratorio a cielo aperto, dove gli allievi non si limitano a osservare ma diventano protagonisti attivi di un percorso di ricerca. Mettere in gioco le competenze metodologiche attraverso l’esperienza diretta significa non solo conoscere l’ambiente, ma imparare a pensare in termini di relazioni, trasformazioni e processi.

​

NOTA Il tema dell'esplorazione è così centrale che sarà ripreso più volte all’interno di questo strumento, in relazione a diverse attività e approcci.

7.
RICONOSCERE L'AMBITO DEL PATRIMONIO NEL PROGETTO

Obiettivo

Valorizzare il patrimonio come processo dinamico che intreccia natura, società e individuo, andando oltre la semplice idea di “oggetto da studiare”.

Come fare

  • restituire agli alunni e alle alunne la dimensione valoriale dei luoghi, delle pratiche e delle relazioni osservate;

  • mettere in luce come il Parco delle Gole della Breggia custodisca un patrimonio geologico, ecologico e culturale che appartiene a tutti e che necessita di tutela;

  • collegare le esperienze vissute nel Parco alla vita quotidiana, promuovendo cura, rispetto e partecipazione attiva.

Perchè

Riconoscere il patrimonio significa imparare a vedere l’ambiente non solo come risorsa o scenario, ma come parte integrante della nostra identità e responsabilità collettiva.

 

NOTA La ricchezza del Parco delle Gole della Breggia, con la sua stratificazione geologica unica, i segni della storia industriale e la biodiversità che lo abita, offre molteplici spunti per riflettere sul patrimonio in tutte le sue forme. Per questo, il tema del patrimonio sarà ripreso in diversi momenti di questo strumento.

10 PUNTI DI CONTROLLO

Per valutare criticamente il proprio progetto didattico, è utile affidarsi ad alcuni elementi di controllo. Li presentiamo fin dall’inizio, così che i criteri di autovalutazione possano essere messi in pratica da subito.

1

Il tema scelto è affrontato da un punto di vista specifico espresso dal contesto d’esperienza scelto?

3

Gli elementi in gioco nel sistema sono coerenti con la mappa progettuale del relativo contesto d’esperienza?

5

Sono stati individuati dei fattori di regolazione che potrebbero influenzare il sistema? Essi possono aprire a un lavoro basato sulla formulazione di previsioni ragionate da parte dei bambini e delle bambine?

7

Nel percorso didattico sono previsti dei laboratori e delle uscite?

9

Nel percorso didattico le indagini e le ricerche prevedono momenti in cui gli allievi, con la mediazione del docente, devono focalizzare un problema, trovare strategie di risoluzione (es. progettare un esperimento), realizzare un’indagine, valutare criticamente gli esiti, analizzare i risultati, concettualizzarli e condividerli?

2

Quali sono le relazioni in gioco? Si superano le mere associazioni?

4

Sono state considerate le scale di analisi? In altre parole, il tema è affrontato focalizzando l’attenzione su specifiche e consapevoli dimensioni temporali e spaziali?

6

Il percorso immaginato tocca almeno un ambito di competenza di Studio d’ambiente? In altre parole, considera la relazione tra essere umano e società, oppure tra essere umano e natura, oppure tra natura e società?

8

Nel percorso didattico sono previste delle indagini che comprendono:

  • formulazione di domande e ipotesi?

  • osservazione e confronto?

  • ricerca, uso e contestualizzazione di fonti?

  • esperimenti?

  • misurazioni e utilizzo di dati?

  • analisi e valutazione critica di dati o fonti?

  • costruzione di modelli e concetti a partire dalle scoperte?

10

Si riconosce una dimensione valoriale nel percorso? I bambini possono riconoscere l’idea di patrimonio e spiegarla in relazione al percorso didattico?

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